Conosci te stesso
Vi parlo di domenica, davanti ad un caffè e leggendo la notizia sui dati dei consulti a cartomanti e maghi.
Mi sono trasferita a Napoli nel 2018 per continuare l’università. La prima sera che arrivai nella città, Annalisa-proprietaria della casa in cui avrei vissuto per i due anni seguenti-mi disse che avrei condiviso la camera con un’altra ragazza e il suo micino per un mesetto. Questi erano i patti.
L’idea non mi dispiaceva affatto: avrei subito conosciuto qualcuno. E, a dirla tutta, gli spazi decisamente c’erano. Ho conosciuto Federica, una ragazza molto affabile le cui particolarità la precedevano. Ne appresi velocemente costumi e spiritualità; era lì in stanza che armeggiava ‘strumenti’ come un cuoco in cucina ma preferendo campane tibetane, pietre polifunzionali, incensi vari.
Il responso dei Tarocchi
A questa suo misticismo orientale mescolava con estrema naturalezza la sua abilità nel fare i tarocchi. Mi diceva: ‘E tu ridi, non ci credi…’ e così finivo sempre per non sottopormi alla seduta. Seppur, in fondo, ne fossi molto incuriosita.
Le 78 carte che compongono i tarocchi sono un concentrato di simbolismo e allegoria che raffigurano desideri, paure, emozioni dell’inconscio umano. Arcani Maggiori e Arcani Minori hanno un’origine antichissima su cui continuano a persistere dei dubbi: c’è chi sostiene la diretta provenienza dagli Egizi; chi colloca la loro prima diffusione in Cina; e chi invece la considera l’ennesima invenzione italiana.
Poco importa. Fatto sta che in Italia la cartomanzia ha attecchito per poi esperire un fertile sviluppo. Al Sud non spetta il primato, nonostante la popolarità di Napoli corte mistica del tarocco. È in Lombardia che si raggiungono i picchi più alti di consulti. Proprio questa settimana sono stati diffusi i dati dell’Osservatorio antiplagio la cui conclusione lascia poco margine di opinione: guadagni in nero, manipolazioni facili e denunce in minime percentuali.
Il ritorno a Delfi
Possibile che noi italiani temiamo a tal punto l’incerto futuro da preferire il mare dell’occulto? Coccolati da una sibilla il cui verdetto potrebbe rivelarsi fatale. Possibile, eccome. Ed in questo scorre del sangue greco. Niente di nuovo, infatti, se si pensa all’Oracolo di Delfi, in Grecia, che tra una consulta ed un’altra influenzò praticamente le sorti della Grecia antica.
Ma come! Grandi condottieri, popoli in conflitto, strateghi a capo delle milizie… In pratica pagine e pagine di storia scritte dal responso di una donna potentissima, La Pizia. E dev’essere stata anche astuta poiché dalla sua capacità di essere criptica ne dipendeva una certa credibilità. Del resto, la domanda più popolare che le veniva posta era l’esito di una guerra. Temi caldi.
Il responso più avveduto dell’Oracolo di Delfi era quello non richiesto; compariva inciso a chiare lettere, in alto. Ben visibile a chiunque entrasse nel tempio di Apollo. Bastava sollevare il capo e si leggeva:
γνῶθι σαυτόν, ‘Conosci te stesso’.
Spunti da spuntare ✔️
⬜ Un giorno nella vita dell'Oracolo di Delfi
⬜ Un italiano su cinque si affida a maghi […] di Alessandro Vinci